giovedì 17 maggio 2018

Palazzo Gopcevich


Trieste
Trieste, palazzo Gopcevich (foto Carlo Nicotra)

Palazzo Gopcevich venne realizzato tra il 1847 ed il 1850 sulla sponda nord del Canal Grande, asse urbano che, collegando il lungomare cittadino alla parte centrale del Borgo Teresiano, costituiva il cuore della parte attiva della Trieste ottocentesca.


palazzo Gopcevich
Trieste Canal Grande, a sinistra palazzo Gopcevich, sulla destra palazzo Carciotti e sullo sfondo la chiesa di Sant'Antonio (foto Carlo Nicotra)
Trieste Canal Grande
Trieste, palazzo Gopcevich, il prospetto principale sul canale (foto Carlo Nicotra)

Spiridione Gopcevich (1815 – 1861), facoltoso armatore e commerciante austriaco di origini serbe, commissionò il progetto all'architetto Giovanni Berlam che sviluppò uno dei primi esempi cittadini di architettura eclettica. La facciata, riecheggiante forme architettoniche del Quattrocento lombardo, decorata con riprese ornamentali tipiche dei palazzi veneziani e trattata con motivi geometrici bicromatici, costituiva la parte rappresentativa dell'edificio; gli spazi funzionali, che si estendevano sino alla retrostante via Machiavelli, furono organizzati per ospitare l'abitazione della famiglia nonchè gli uffici e magazzini della connessa attività imprenditoriale. Il palazzo venne abitato dai Gopcevich per circa venti anni, poi venne suddiviso in due parti divenendo, nel 1921, sede della Compagnia di Assicurazioni Danubio e nel 1928, della Cassa Marittima Adriatica. Nel 1999, dopo un attento restauro, l'edificio venne acquisito dal Comune di Trieste che allestì gli spazi interni quale sede del Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl e per altre attività culturali.




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